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Conto Termico 3.0: tutte le novità e gli aggiornamenti del nuovo decreto tanto atteso.

Il Conto Termico 3.0 è alle porte e promette di rinnovare profondamente gli incentivi per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili in Italia. Dopo mesi di confronto tra istituzioni, Regioni e associazioni, il nuovo schema di decreto sta lentamente prendendo forma. In questo articolo approfondiamo lo stato dell’arte del provvedimento, analizzando i principali passaggi del suo iter e le tempistiche previste per l’entrata in vigore.

Cos’è il Conto Termico?

Per chi non lo conoscesse, il Conto Termico è un meccanismo di incentivazione che sostiene interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Rivolto sia ai privati che alla pubblica amministrazione, il Conto Termico finanzia, ad esempio, la sostituzione di impianti di climatizzazione obsoleti, l’installazione di pompe di calore, pannelli solari termici, caldaie a biomassa e molto altro.

La versione attuale, denominata Conto Termico 2.0, è operativa dal 2016 e ha mostrato una buona efficacia, pur con margini di miglioramento nella semplicità d’accesso e nella copertura degli incentivi.

Verso il Conto Termico 3.0

Il nuovo decreto, conosciuto come Conto Termico 3.0, è stato pensato per aggiornare e potenziare il meccanismo esistente, in linea con gli obiettivi del Decreto Legislativo n. 199/2021, che recepisce la direttiva europea RED II sulle energie rinnovabili.

L’iter per l’adozione del nuovo schema è partito ufficialmente il 25 febbraio 2025, con la trasmissione da parte dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) al Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DAR). Questo passaggio è stato fondamentale per avviare il confronto con la Conferenza Unificata, come previsto dalla normativa vigente.

Il confronto con Regioni e ANCI

Il dialogo istituzionale è entrato nel vivo il 7 marzo, con una riunione tecnica organizzata dal DAR che ha coinvolto le Regioni, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e le altre amministrazioni centrali interessate. Nello stesso giorno, il coordinamento tecnico della Commissione Energia ha trasmesso al MASE una prima serie di osservazioni e proposte emendative.

Queste proposte sono state successivamente integrate e raffinate:

  • Il 14 marzo, l’ANCI ha inviato le proprie osservazioni ufficiali.
  • Il 19 marzo, è arrivato un secondo aggiornamento da parte della Commissione Energia, che ha sostituito il documento precedente.
  • Il 12 maggio, il MASE ha risposto con una serie di controdeduzioni, includendo le valutazioni provenienti dalle Regioni e da ANCI.
  • Il 22 maggio, si è tenuta una nuova riunione tecnica per proseguire il confronto.

Infine, il 27 maggio 2025, le Regioni hanno presentato ulteriori integrazioni alle loro osservazioni precedenti, dimostrando il forte interesse degli enti locali nel contribuire alla stesura di un provvedimento più efficiente e attuabile.

In attesa del parere del MEF

Uno degli ultimi passaggi necessari per concludere l’iter istruttorio è rappresentato dal parere tecnico del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Questo parere è fondamentale per verificare la sostenibilità economica delle misure previste nel nuovo Conto Termico e garantire la compatibilità con i vincoli di bilancio dello Stato.

Solo dopo l’acquisizione del parere del MEF, il MASE potrà adottare formalmente il nuovo decreto e renderlo operativo.

Tempistiche: pubblicazione tra settembre e ottobre 2025

Secondo quanto trapelato nelle ultime settimane, la pubblicazione del decreto Conto Termico 3.0 è prevista tra settembre e ottobre 2025. Una volta pubblicato, sarà cura del MASE attuare tutte le misure necessarie per garantirne l’effettiva operatività: dalla definizione delle linee guida, alla predisposizione dei portali GSE per la gestione delle richieste di incentivo.

Cosa aspettarsi dal Conto Termico 3.0?

Sebbene il testo definitivo del decreto non sia ancora pubblico, le indiscrezioni raccolte e le proposte presentate dagli enti locali lasciano intravedere alcune novità importanti:

  • Maggiore semplificazione delle procedure, con l’obiettivo di rendere più accessibile l’incentivo, soprattutto per i piccoli comuni e i cittadini privati.
  • Ampliamento degli interventi incentivabili, includendo tecnologie più moderne e soluzioni integrate per l’efficienza energetica.
  • Aumento delle soglie di incentivo, per favorire interventi più incisivi e stimolare l’adozione di impianti ad alte prestazioni.
  • Nuovi strumenti digitali per velocizzare l’iter di presentazione e verifica delle domande.

Per le imprese del settore impiantistico, come BM Impianti, il nuovo Conto Termico rappresenta una grande opportunità per offrire ai propri clienti soluzioni sempre più innovative, convenienti e sostenibili. Grazie a un quadro normativo più snello e aggiornato, si aprono nuove prospettive di mercato, soprattutto nel segmento della riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati.

BM Impianti continuerà a monitorare gli sviluppi

Il Conto Termico 3.0 è un provvedimento atteso da anni e ora si avvicina finalmente alla fase conclusiva del suo iter. Con la pubblicazione prevista per l’autunno 2025, il settore dell’efficienza energetica potrà contare su uno strumento rinnovato, in grado di accelerare la transizione ecologica e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Italia.

BM Impianti continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi del decreto e a informare tempestivamente i propri clienti su tutte le opportunità offerte dal nuovo Conto Termico. Nel frattempo, è il momento ideale per iniziare a progettare gli interventi futuri, con un occhio attento alle nuove regole in arrivo.

Per rimanere aggiornato e non perdere questa occasione, contattaci per informazioni senza impegno.